The warehouse

The warehouse
Rob Hart

DeaPlaneta, pubblicato nel 17 settembre 2019
480 Pagine

In un mondo distopico è Cloud ad avere il totale controllo del mercato. Cloud è un'azienda leader in ogni settore e che da lavoro a milioni di persone. Gibson, imprenditore multimilionario, ne è il fondatore. È lui la mente dietro un'azienda che ha battuto ogni genere di concorrenza, vendendo prodotti di ogni genere. Entrare a far parte di Cloud è il sogno di molti ma anche l'incubo di tanti, perché se è vero che la stabilità che crea rende sereni i dipendenti, è anche vero che la forma di controllo inconsapevole è elevatissima.
Tutto si svolge grazie a un orologio che i dipendenti sono obbligati a tenere al polso in ogni momento, togliendolo solo la notte per ricaricarlo, e che è anche la bussola che guida le persone per ogni aspetto della propria vita. Eliminiamo quindi le carte di credito, i gps, le istruzioni di lavoro perché ogni cosa una persona possa aver bisogno, l'orologio la offre su un piatto d'argento.
Una prigione mascherata da libertà.
Paxton è un nuovo dipendente a cui è stata affidata la mansione di agente di sicurezza. Zinna invece, anche lei neoassunta, è un ex professoressa, ma le sue intenzioni però non sono affatto buone. È stata ingaggiata da terzi per eliminare il fondatore di Cloud, Gibson, mandando in crisi l'intero sistema. Le storie dei tre protagonisti si intrecciano e si scontrano, e quale sarà l'epilogo di questo incontro?

"The warehouse" è uno dei libri più chiacchierati degli ultimi giorni e il motivo è percepibile da subito, da quando si entra nella realtà creata da Rob Hart, una realtà distopica, ma non così inimmaginabile.
La costruzione di questa società futuristica in cui il tasso di controllo è elevatissimo è pensata e strutturata nei minimi dettagli e in ogni minima sfumatura, ed è proprio lei la coprotagonista di una storia in cui le persone e il loro rendimento sul lavoro vengono giudicate con delle stelle - da uno a cinque -, proprio come se fossero un prodotto da valutare.

L'atmosfera che inizialmente si respira non è adrenalinica ma anzi, è piuttosto calma, ed è il momento in cui si introducono i personaggi principali della storia.
"The warehouse" è un romanzo corale come non ne leggevo da tempo. Le voci che si alternano sono quelle di Gibson, il proprietario multimilionario di un'azienda che da lavoro a innumerevoli persone. La sua storia ci viene raccontata in prima persona, in un momento critico della sua vita personale e lavorativa. Le altre due voci sono quelle di Zinnia e Paxton, due nuovi dipendenti della Cloud, e si alternano in modo armonioso.

Rob Hart porta nella scena letteraria una visione irrealistica ad oggi, ma non così inarrivabile, di una società all'avanguardia ma super controllata. In un mondo in cui la tecnologia ha già superato ogni aspettativa, non è difficile pensare che un giorno, anche in minima parte, tutto ciò possa verificarsi. Ed è proprio questo il punto cruciale su cui l'autore vuole far riflettere, un tema che ha le radici in tempi lontani e che riguarda l'uomo e "la macchina", dove andremo a finire?

Bello, intenso e di una complessità che si nasconde tra le righe, "The warehouse" è assolutamente un libro da leggere!

The warehouse
Rob Hart

DeaPlaneta, pubblicato nel 17 settembre 2019
480 Pagine

In un mondo distopico è Cloud ad avere il totale controllo del mercato. Cloud è un'azienda leader in ogni settore e che da lavoro a milioni di persone. Gibson, imprenditore multimilionario, ne è il fondatore. È lui la mente dietro un'azienda che ha battuto ogni genere di concorrenza, vendendo prodotti di ogni genere. Entrare a far parte di Cloud è il sogno di molti ma anche l'incubo di tanti, perché se è vero che la stabilità che crea rende sereni i dipendenti, è anche vero che la forma di controllo inconsapevole è elevatissima.
Tutto si svolge grazie a un orologio che i dipendenti sono obbligati a tenere al polso in ogni momento, togliendolo solo la notte per ricaricarlo, e che è anche la bussola che guida le persone per ogni aspetto della propria vita. Eliminiamo quindi le carte di credito, i gps, le istruzioni di lavoro perché ogni cosa una persona possa aver bisogno, l'orologio la offre su un piatto d'argento.
Una prigione mascherata da libertà.
Paxton è un nuovo dipendente a cui è stata affidata la mansione di agente di sicurezza. Zinna invece, anche lei neoassunta, è un ex professoressa, ma le sue intenzioni però non sono affatto buone. È stata ingaggiata da terzi per eliminare il fondatore di Cloud, Gibson, mandando in crisi l'intero sistema. Le storie dei tre protagonisti si intrecciano e si scontrano, e quale sarà l'epilogo di questo incontro?

"The warehouse" è uno dei libri più chiacchierati degli ultimi giorni e il motivo è percepibile da subito, da quando si entra nella realtà creata da Rob Hart, una realtà distopica, ma non così inimmaginabile.
La costruzione di questa società futuristica in cui il tasso di controllo è elevatissimo è pensata e strutturata nei minimi dettagli e in ogni minima sfumatura, ed è proprio lei la coprotagonista di una storia in cui le persone e il loro rendimento sul lavoro vengono giudicate con delle stelle - da uno a cinque -, proprio come se fossero un prodotto da valutare.

L'atmosfera che inizialmente si respira non è adrenalinica ma anzi, è piuttosto calma, ed è il momento in cui si introducono i personaggi principali della storia.
"The warehouse" è un romanzo corale come non ne leggevo da tempo. Le voci che si alternano sono quelle di Gibson, il proprietario multimilionario di un'azienda che da lavoro a innumerevoli persone. La sua storia ci viene raccontata in prima persona, in un momento critico della sua vita personale e lavorativa. Le altre due voci sono quelle di Zinnia e Paxton, due nuovi dipendenti della Cloud, e si alternano in modo armonioso.

Rob Hart porta nella scena letteraria una visione irrealistica ad oggi, ma non così inarrivabile, di una società all'avanguardia ma super controllata. In un mondo in cui la tecnologia ha già superato ogni aspettativa, non è difficile pensare che un giorno, anche in minima parte, tutto ciò possa verificarsi. Ed è proprio questo il punto cruciale su cui l'autore vuole far riflettere, un tema che ha le radici in tempi lontani e che riguarda l'uomo e "la macchina", dove andremo a finire?

Bello, intenso e di una complessità che si nasconde tra le righe, "The warehouse" è assolutamente un libro da leggere!
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